Appennino bolognese, delineate le priorità, le strategie e gli strumenti del nuovo Piano di sviluppo sostenibile

Il punto su risorse, piani e progetti nell'incontro del 18 maggio alla Rocchetta Mattei a Grizzana Morandi

Dei futuri e innovativi piani e progetti, sia pubblici che privati, in campo per l’Appennino metropolitano si è parlato il 18 maggio alla Rocchetta Mattei di fronte ad un pubblico di oltre 100 persone.

L’incontro ha rappresentato l’occasione per fare il punto sui progetti recenti e futuri possibili grazie alle diverse fonti di finanziamento: dal PNRR al bando PINQuA, al Fondo di sviluppo e coesione-FSC, alle STAMI.  

Sono state inoltre delineate le azioni prioritarie e gli strumenti di programmazione e progettualità del Piano di sviluppo sostenibile dell’Appennino metropolitano, che coinvolgerà partner pubblici e privati con obiettivi comuni. Gli interventi che formeranno il Piano dovranno avere la capacità di generare inclusione e innovazione sociale e di dare nuova linfa al tessuto socio-economico e un rilancio della sostenibilità e dell’ambiente. Si partirà dal lavoro svolto in questi anni dal Focus Appennino Metropolitano, e dai diversi strumenti di programmazione e pianificazione (PSM, PUMS, PTM, Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile, Linee strategiche del Territorio Turistico Bologna Modena, Piano per l’uguaglianza di genere).

Ammontano a 90 milioni di euro le risorse arrivate e attese per l’Appennino: 20 dal PNRR – Bando Borghi, 12 milioni PNRR scuole (Sasso Marconi e Monterenzio), 20 milioni PNRR- Piano integrato (Cetro ricerca ENEA Brasimone e Rigenerazione cartiera Burgo di Marzabotto), 30 milioni dal Bando PINQuA, 7 milioni fondi STAMI (Strategie territoriali per le aree interne e la montagna), 1 milione Atuss imolese (Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile).

  

 

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ultima modifica 2022-05-20T15:43:12+02:00
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