Un bando da 90mila euro per garantire o potenziare la produzione di tartufi da libera raccolta

Si tratta di aiuti in regime “de minimis”: 40.000 euro per l’annualità 2024 (invio domande entro il 15 settembre 2023) e 50.000 euro per l’annualità 2025 (entro il 15 settembre del prossimo anno)

La Regione Emilia-Romagna promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio tartuficolo pubblico concedendo contributi a favore delle Associazioni di tartufai.

Il bando (Delibera di Giunta regionale n. 1363 del 31/7/2023) prevede lo stanziamento di 90.000 euro di contributi di cui 40.000 euro per la conduzione di aree tartufigene disponibili per la libera raccolta per l’anno 2024 e i restanti euro 50.000 per l’annualità 2025.

Per beneficiare del contributo le Associazioni di tartufai senza fini di lucro, che svolgono, tra gli obiettivi principali indicati nel loro statuto, attività volte alla conservazione, miglioramento e tutela degli ambienti tartufigeni e alla tutela della produzione naturale del tartufo, devono eseguire interventi colturali e/o di piantumazione di essenze tartufigene idonee a garantire o potenziare la produzione di tartufi per la libera raccolta.

Il contributo, in regime di "de minimis", è erogato sulla base dell’estensione del terreno in conduzione a scopo tartufigeno e disponibile per la libera raccolta.

Gli interventi ammissibili sono suddivisi in due tipologie.

  1. boschi tartufigeni in conduzione (120 euro/ettaro) a cui si aggiungono, se opportunamente curati e mantenuti, 130 euro/ettaro;
  2. terreni in conduzione ex-seminativi finalizzati alla creazione di nuove aree produttive tartufigene (200 euro/ettaro per l’impianto) a cui si aggiungono 50 euro/ettaro per il mantenimento degli interventi.

L’importo complessivo dei fondi a disposizione per il 2023 è pari a 40.000 euro e le domande devono essere presentate al Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e Acquacoltura, entro il 15 settembre 2023, con le seguenti modalità alternative:

- mediante consegna a mano al Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e Acquacoltura entro le ore 12.00;

- mediante PEC, dall’indirizzo del richiedente all’indirizzo istituzionale del Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e Acquacoltura entro le ore 23.59 del giorno di scadenza della domanda.

L’importo complessivo dei fondi a disposizione per il 2024 è pari a 50.000 euro e le domande devono essere presentate al Settore Attività faunistico-venatorie, pesca e Acquacoltura, entro il 15 settembre 2024,

 

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ultima modifica 2023-08-31T09:16:12+02:00
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