Geologia, suoli e sismica

L'Area Geologia suoli e sismica supporta le politiche regionali collegate all’ambiente e alla pianificazione territoriale, soprattutto attraverso la produzione di sistemi informativi territoriali e di cartografie geologiche, pedologiche e geo-tematiche. Nel campo della riduzione del rischio sismico e del monitoraggio strategico di alcuni rischi naturali come mareggiate e frane, si pone l'obiettivo di mitigarne gli impatti sul territorio e sulla popolazione. Inoltre lavora per identificare e studiare le risorse naturali come acque, suoli, energia geotermica, risorse minerali

Aggiornamento delle mappe regionali del dissesto idrogeologico

Pubblicata su Ecoscienza una sintesi del censimento delle frane avviato a seguito degli eventi piovosi di maggio

Gli eventi franosi accaduti in Emilia-Romagna a maggio 2023 non trovano riscontro nella storia geologica dell’Appennino negli ultimi 100 anni.

Un’affermazione che si fonda sulla conoscenza dettagliata del territorio regionale che, già dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso, è oggetto di studi da parte dell’Area Geologia Suoli e Sismica incaricata della raccolta, interpretazione ed elaborazione cartografica dei dati conoscitivi sulle frane. Questa attività ha permesso di sviluppare e aggiornare in continuo la carta Inventario delle frane e l’Archivio storico delle frane che rappresentano gli strumenti conoscitivi dei fenomeni franosi a supporto delle politiche di pianificazione e di gestione del rischio idrogeologico della Regione Emilia-Romagna.  

L’alluvione di maggio 2023 rappresenta un unicum per la vastità del territorio coinvolto e il numero di fenomeni verificatisi e ha richiesto un impegno straordinario per l’aggiornamento delle mappe regionali del dissesto idrogeologico. A partire da giugno, la Regione Emilia-Romagna ha avviato il censimento delle frane, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna. Il censimento, che è tuttora in corso di ultimazione con circa il 90% del territorio già mappato, restituisce, al momento oltre 65.000 frane attivate (al momento della chiusura della rivista i dati erano fermi a circa 56.000). Nelle prossime settimane verranno pubblicate le mappe. 

Una sintesi dei dati finora rilevati è riportata nell’articolo pubblicato nel numero 5/2023 di Ecoscienza, la rivista di ARPAE Emilia-Romagna che dedica uno speciale agli eventi alluvionali e alle frane di maggio 2023. Le analisi, presentate nell’articolo, pongono le basi per lo sviluppo di una nuova generazione di mappe di suscettività da frana che classifichino tutto il territorio regionale, e non solo quello sul quale sono noti fenomeni pregressi, sulla base dei parametri risultati importanti nelle recenti attivazioni.  

Per un quadro di dettaglio si rimanda al Rapporto sugli eventi meteorologici estremi del mese di maggio 2023 redatto dalla Commissione Tecnico-Scientifica incaricata dalla Regione Emilia-Romagna.

 

 

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ultima modifica 2023-12-21T12:22:43+02:00
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